Osservatorio per il contrasto alle fake news
Fact CheckingL’Osservatorio per il contrasto alle fake news di OSINT ITALIA ha attivato un’attività di monitoraggio e verifica delle notizie pubblicate sul web attraverso attività di #debunking e #factChecking ad opera dei soci, utilizzando strumenti e metodologie proprie dell’OSINT.
Affrontiamo ogni singola situazione in maniera neutrale e pragmatica, con l’obiettivo di fornire un punto di vista oggettivo e superpartes.
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FALSO: documento firmato dal Vice Ministro della Difesa russo
Nella giornata del 28 marzo, attraverso il seguente link https://twitter.com/YourAnonNews/status/1508424057770889222
è stato diffuso un documento firmato dal Vice Ministro della Difesa russo il Generale Bulgakov Dmitry Vitalievich riportante l’ordine di filmare e distribuire una serie di materiali video che mostrino il comportamento disumano dei militari e delle formazioni nazionaliste ucraine nei confronti dei militari russi che manifestano la volontà di arrendersi.
Dalle verifiche effettuate il documento riporta una firma falsa rintracciabile sul web al seguente link https://peskiadmin.ru/kak-nauchitsya-krasivo-raspisyvatsya-poleznye-sovety-rospisi-na-pasport-kak.html abbiamo sovrapposto le due firme e combaciano.
Attraverso un’ulteriore ricerca abbiamo poi rintracciato al seguente link https://www.dissercat.com/content/issledovaniya-i-usloviya-formirovaniya-struktur-spetsialnykh-territorialnykh-obrazovanii, la firma del Generale Bulgakov sull’abstract della sua tesi di dottorato.
Questo elemento si aggiunge a un tweet del 2020, del parlamentare russo Andrey Alshevskih cha troviamo un documento con la firma originale del generale, opportunamente segnalato da open.
Per completezza è opportuno segnalare che il documento segue la pubblicazione di un video in cui militari ucraini avrebbero sparato alle gambe di prigionieri russi. In quest’ultimo caso non siamo ancora in grado di verificarne l’eventuale autenticità in quanto stiamo ancora effettuando le opportune verifiche.
VERO: Presenza di donne incinte nell’ospedale pediatrico bombardato a Mariupol
1/ Continuano a circolare senza freni #fakenews sulla guerra in corso in Ucraina. L’ultima in ordine di tempo, con migliaia di condivisioni, riguarda il bombardamento contro l’ospedale pediatrico di Mariupol
2/ La tesi complottista sarebbe che, data la presenza dell’influencer ucraina Marianna Podgurskaya tutto sia stato finto e con da attori che recitavano. In realtà Marianna ancor prima del conflitto aveva postato immagini della sua gravidanza
3/ Inoltre, grazie al video girato dall’ Associated Press (autorevolissima agenzia di stampa internazionale) nell’immediatezza dell’evento, possiamo comprendere come tutto sia stato purtroppo drammaticamente reale
4/ Marianna è poi visibile in quest’altro video https://svoboda.org/a/31745199.html?withmediaplayer=1
5/ Per ulteriori approfondimenti suggeriamo poi di leggere gli articoli già pubblicati da Il post:
👉 https://ilpost.it/2022/03/11/influencer-incinta-ospedale-mariupol-russia-disinformazione/?utm_medium=social&utm_source=instagram&utm_campaign=lancio,
da open online:
👉 https://www.open.online/2022/03/10/teoria-complotto-ambasciata-russa-donne-vittime-bombardamento-mariupol/
e da Bufalenet:
👉 https://www.bufale.net/frettoloso-definire-marianna-podgurskaya-attrice-ucraina-allospedale-pediatrico-di-mariupol/
FALSO: Russi trovano telefoni NATO in HQ militare Ucraino
Nell’ambito delle attività condotte dal nostro osservatorio ci siamo imbattuti nel gruppo Telegram denominato “Natsecjeff – News, Conflicts, Militancy, Terrorism, OSINT” nell’ambito del quale veniva condiviso il link ad un post Twitter e in cui si affermava che fossero stati rinvenuti telefoni NATO nel quartier generale del gruppo militare Ucraino “The right Sector”. Dalle nostre analisi il contenuto e l’immagine risultano un FALSO.

Per verificare la veridicità abbiamo effettuato un’analisi della foto mediante un deep learning approach denominato “Mantra- Net”, il quale ha evidenziato delle aree in cui sono presenti degli elementi aggiunti.

In ultimo, al fine di individuare la foto originale abbiamo effettuato un reverse image dell’immagine e identificato il device utilizzato nel fotomontaggio. Si noti in particolare lo stesso orario sullo schermo. Trattasi chiaramente di un fotomontaggio.

Pertanto, dalle analisi condotte è evidente che si tratta di immagini ritoccate ed è la notizia è da classificare come fake.
Falso: Crocifissione di un militare russo
Nell’ambito delle attività condotte dal nostro osservatorio ci siamo imbattuti nel gruppo Telegram denominato truthsocialitalia. All’interno abbiamo rinvenuto un post che faceva riferimento alla crocifissione di un militare russo (figura 1).

Per verificare la veridicità del video lo abbiamo cercato anche su altre piattaforme social. Abbiamo quindi notato che in particolar modo su Twitter il video viene spesso decontestualizzato e ripostato per far credere che appartenga al conflitto attualmente in corso tra le forze militari russe e ucraine (figura 2).

Secondo quanto rilevato da fonti Osint, il video è presente sul web già dal 2015, come si può verificare in questo articolo pubblicato al seguente indirizzo https://www.topnews.ru/news_id_77272.html* .
Secondo l’articolo di Topnews.ru, il video ritrarrebbe alcuni esponenti del battaglione “Azov fighters” – un’unità militare composta da volontari “ultra-nazionalisti” di estrema destra ucraini, accusati di avere ideologie xenofobe e neonaziste – e non l’esercito ucraino, intenti a torturare un prigioniero della milizia di Novorossiya (Forze separatiste russe).
Il video sarebbe stato inviato dal gruppo Azov ad un gruppo di hacker noto come Cyber-Berkut via mail, ma i membri degli Azov avrebbero smentito un loro coinvolgimento.
Tuttavia, nei fatti, non è possibile verificare la veridicità del filmato.
Quel che è certo è che compare per la prima volta nel 2015, e NON ritrae esponenti dei due eserciti ucraino e russo impegnati nel recente conflitto.
Pertanto, non è riconducibile al conflitto in corso e non è possibile provarne il contenuto e quindi va classificato come fake
* l’articolo cita una precedente articolo pubblicato sul sito http://lifenews.ru/ che al momento risulta oscurato.